INVITALIA ha lanciato il nuovo finanziamento dedicato al mondo dell’industria tessile e della gioielleria.
Richiedere questo finanziamento è un’ottima opportunità per ampliare il proprio business e crescere sempre più.
Il nostro studio già avviato diverse consulenze per questo tipo di finanziamento e possiamo dirvi con assoluta certezza che questo è uno tra i più vantaggiosi finanziamenti offerti da INVITALIA.
Ma vediamo nel dettaglio in cosa consiste e come può aiutarci nel processo di digitalizzazione della nostra attività.
L'incentivo
La misura Tessile, Moda e Accessori, prevista dal “Decreto Rilancio” (art.38 bis), è finalizzata a sostenere e promuovere, mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto:
l'industria del tessile, della moda e degli accessori, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione
i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo
Sono finanziabili progetti d’investimento presentati da imprese del settore negli stabilimenti presenti sul territorio nazionale, con programmi di spesa compresi tra 50 e 200 mila euro.
Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese sostenute e ammissibili.
A chi si rivolge
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di piccola dimensione o le imprese costituite da non più di 5 anni, operanti nell'industria del tessile, della moda e degli accessori, non quotate e che non abbiano rilevato l’attività di un’altra impresa e che non siano state costituite a seguito di fusione.
Le imprese devono svolgere almeno una delle attività riportate nell'elenco dei codici ATECO ammessi.
Alla data di presentazione della domanda, le piccole imprese dovranno:
risultare iscritte e “attive” nel Registro delle imprese della Camera di commercio da non più di 5 anni;
svolgere in Italia una o più delle attività economiche;
essere nel pieno esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie; alla data del 31 dicembre 2019, le imprese non dovevano essere in situazione di difficoltà, come disciplinata dall’articolo 2, punto 18, del regolamento di esenzione;
essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
non avere ancora distribuito utili.
non essere in situazione di difficoltà alla data del 31 dicembre 2019, come disciplinata dall’articolo 2, punto 18, del regolamento di esenzione, ma che lo sono diventate nel periodo dal 1° gennaio 2020 al 30 giugno 2021, ferma restando la sussistenza, alla data di presentazione della domanda, della condizione di cui alla precedente lettera c).
Anche le società estere che non dispongono di una sede legale e/o operativa nel territorio italiano potranno richiedere le agevolazioni, a condizione che le stesse siano costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e risultino iscritte nel relativo registro delle imprese.
Cosa finanzia
Le società potranno richiedere il finanziamento per progetti di investimento che siano:
finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design; all’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo; alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi; all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali
ispirati ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
I progetti, inoltre, dovranno:
essere realizzati dai soggetti beneficiari presso la propria sede operativa ubicata in Italia
prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a 50.000 € e non superiori a 200.000 €
essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione
essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento,relative a:
acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
brevetti, programmi informatici e licenze software;
formazione del personale inerenti agli aspetti su cui è incentrato il progetto in misura non superiore al 10% dell’importo del progetto.
Le imprese potranno richiedere anche un contributo per la copertura delle esigenze di capitale circolante collegate alle spese sopra indicate. Il contributo potrà arrivare fino al 20% delle spese del progetto complessivamente ritenute ammissibili.
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